Pet Therapy e Programmi Assistiti con gli Animali
Il ruolo affettivo e terapeutico che gli animali da compagnia hanno sempre rivestito per l'uomo è atavico. Un rapporto complesso e delicato che si sta di recente rivalutando attraverso l'individuazione di una strutturazione metodologica e modalità d'intervento terapeutico per specifiche psicopatologie.
A questa nuova realtà del rapporto uomo-animale familiare e alla risposta da parte della medicina e della ricerca di base, è stato dato il nome di Pet-Therapy, ovvero utilizzo terapeutico degli animali da compagnia. Nell’ambito delle terapie con gli animali occorre distinguere tre principali tipologie in linea con le direttive della Delta Society (Handbook for Animal-Assisted Activities and Animal-Assisted Therapy; Washington: Renton; 1992):
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“Attività effettuate con l’ausilio di animali”. (AAA: Animal-Assisted Activities)
Si tratta di interventi di tipo ricreativo, educativo e/o assistenziale, finalizzati al miglioramento della qualità della vita di alcune categorie di persone (bambini, anziani, ipovedenti, pazienti in fase terminale).
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“Terapie assistite dagli animali”. (AAT: Animal-Assisted Therapies)
Ci si riferisce a interventi terapeutici con precise caratteristiche ed obiettivi, finalizzati a migliorare le condizioni di salute psico-fisica di un paziente. È una terapia complementare e non alternativa, volta pertanto a integrare, rafforzare e coadiuvare le terapie accademiche normalmente effettuate per il tipo di patologia considerato.
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“Educazione assistita dagli animali”. (AAE: Animal-Assisted Education o Pet Education)
Con Pet Education s’intende una realtà che assume caratteristiche intermedie proprie delle AAE e delle AAA e rispecchia un profondo rinnovamento, da tempo in atto nel sistema scolastico-educativo, volto a promuovere una maggiore interazione dei bambini in età scolare con l’ambiente ed in particolare con il mondo vivente.
Le terapie o attività assistite con gli animali sono interventi finalizzati a migliorare lo stato di salute di soggetti in particolari circostanze di disagio mediante l’utilizzo del rapporto speciale che alcune persone (bambini, adulti, disabili, persone anziane) instaurano con gli animali domestici.
L’espressione Pet-Therapy deriva dall’unione di due termini della lingua inglese: pet, che si traduce come sostantivo animale domestico, come aggettivo prediletto, mentre come verbo vezzeggiare, coccolare, e therapy, ossia terapia, cura. Parole che, in un certo senso, conducono nel nostro immaginario a una sensazione di piacevolezza, di dolcezza, di calore, che rimanda a uno stretto contatto fisico affettuoso, portatore di molteplici benefici psicologici.
Quando si parla di Terapie Assistite da Animali (AAE) ci si riferisce a interventi individualizzati sul paziente, utilizzati a supporto delle terapie tradizionali (e pertanto definite co-terapie), per la cura della patologia presente e sono praticati da un’équipe multi-professionale con animali appositamente educati.
Le Attività Assistite dagli Animali (AAA) sono, invece, interventi di tipo educativo-ricreativo proposti a varie categorie, bambini, soggetti diversamente abili, pazienti ospedalizzati, psichiatrici, anziani, detenuti, e realizzati mediante animali in possesso di adeguate caratteristiche. In particolare, numerose ricerche hanno dimostrato che attività di questo tipo hanno riscontri positivi sulla qualità della vita di soggetti anziani residenti in case di riposo, e risultano essere un valido aiuto nel mantenimento del loro equilibrio psico-fisico.
IN CONCLUSIONE
Non viene “utilizzato” il pet ma la relazione che si crea tra l'animale e la persona cui è rivolto l'intervento. L'empatia che s’instaura permette in modo naturale e spontaneo di ottenere importanti risultati sotto il profilo emotivo-relazionale e fisico.